Location: 
Padova
Timeline: 
da 2008 a 2009
Tipologia di intervento: 
Restauro delle facciate monumentali e adeguamento impiantistico
Importo lavori: 
6.500.000,00 €
Committenza: 
Fondazione Cassa di Risparmio
Designer: 
Studio R&S ingengneria - Arch. Claudio Rebeschini
Categoria: 
OG1
OG2
Descrizione dell’intervento

Il palazzo nel quale ha sede la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo è un edificio costruito nella prima metà del Cinquecento sui resti (un portico a sei fornici ed il paramento murario sottostante) di un precedente palazzo distrutto da un incendio. Lunga ed articolata è la storia dell’edificio, entrato a far parte delle proprietà della Cassa di Risparmio nel febbraio del 1822: da qui essa ha iniziato la sua attività.
Il nuovo edificio venne destinato, su richiesta di Piero Barozzi, Vescovo di Padova, a sede principale del Monte di Pietà. Non fu facile istituire il Monte di Pietà a Padova, anche se tutta la città era coinvolta nell’iniziativa e partecipava alla raccolta dei capitali necessari a renderlo operante. Il documento di acquisto del fabbricato da parte del consiglio del Monte non specifica nulla riguardo al primo nucleo del Palazzo. Ne sopravvivono, integrati nell’impaginato attuale, il portico a sei fornici ed il paramento murario retrostante, caratterizzato dall’emergere di frammenti delle ghiere in cotto delle forature originarie, invece le ultime tre campate verso est risalgono all’intervento seicentesco. Una tradizione storiografica tende a identificare tale palazzo con la casa che gli Scrovegni detenevano sul sagrato. Considerando la cartografia cinquecentesca e la conferma giunta dalle fonti scritte (lo Scardeone e il Savonarola), che delineano con schematicità l’isolato di cui l’edificio fa parte, si può ritenere di trovarsi di fronte ad un lacerto della Reggia Carrarese, che era compresa tra le attuali via Monte di Pietà e via Dante, il selciato e la via San Nicolò, via Orologio e via Accademia, per chiudersi lungo la Piazza Duomo.

Gli elementi più significativi del nostro intervento riguardano:

  • l’evoluzione degli attuali impianti in essere e messa in opera di nuovi impianti, compatibili con la natura ed il rispetto dei luoghi con uso di energia più pulita; eliminazione di caldaie a gasolio e sostituite con caldaie a gas. Per ottimizzare gli spazi da dedicare agli impianti, nel sottotetto sono stati eliminati quelli per il rinfrescamento e sostituiti con pompe calore;
  • sostituzione degli ascensori / montacarichi con nuove macchine REI con dimensioni più contenute come locali macchine;
  • inserimento nella corte interna di una scala di sicurezza come via di fuga per il piano primo ed il sottotetto;
  • recupero del piano sottotetto con l’individuazione di tre spazi precisi:

A zona moderna (XIX / XX sec.) con l’inserimento di una sala conferenzacon 90 posti e due sale espositive;

B zona antica (XVI / XVII) con l’inserimento di uffici ed una area per un piccolo archivio cartaceo;

C zona antica (XVII) spazio ad uso esclusivo della Presidenza della Fondazione;

  • interventi di finitura degli spazi antistanti gli sbarchi degli attuali ascensori dopo la messa in opera delle nuove macchine;
  • ridefinizione degli spazi comuni al piano terra per ampliare e razionalizzare gli spazi di accesso.