Location: 
Sestriere di Cannaregio 1939 – Venezia (VE)
Timeline: 
2016
Tipologia di intervento: 
Restauro con cambio di destinazione d’uso dell’Ex Teatro Italia di Venezia
Importo lavori: 
2.033.100,00 €
Committenza: 
Immobiliare Teatro srl
Designer: 
ing. Stefano Secchi
Categoria: 
OG2
OS2A
Dati interessanti: 
Riconversione di una struttura con destinazione d’uso originaria “turistico – ricettiva” a struttura con destinazione d’uso commerciale.
Descrizione dell’intervento

Il presente progetto riguarda il restauro conservativo dell’Ex Teatro Italia, edificio sito nel Sestriere di Cannaregio, affacciato al campiello dell’Anconeta e delimitato da calle Lombardo e calle Pignater. L’intervento di progetto è finalizzato alla riqualificazione funzionale dell’edificio per il successivo riuso. L’edificio nasce come un cinematografo e come una sala adatta all’utilizzazione promiscua di cinema e teatro; risale al 1916, anno in cui viene inaugurato dopo due anni di lavori. Il progetto per la costruzione porta la firma dell’ingegnere Domenico Mocellin e appare moderno dal punto di vista strutturale, essendo la struttura in “cemento armato”. La facciata principale è dotata di uno stile neogotico con elementi di pietra d’Istria e le colonne della trifora centrale in marmo colorato. I due prospetti laterali lungo sono scanditi da pilastri in calcestruzzo armato alternate a partiture in mattoni a vista. La parte posteriore dell’edificio era stata concepita unitariamente ad esso, come pertinenza di servizio. Trattandosi di un edificio di pregio architettonico, tutelato dalla Soprintendenza ai BB.AA. e P., nel processo di valutazione si è fatto riferimento alla “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni” del 9 febbraio 2011. Nel caso in esame si può affermare che le lavorazioni previste per gli interventi di restauro strutturale rispettano in senso stretto il requisito normativo: non sono infatti state apportate modifiche agli schemi strutturali e le lavorazioni hanno interessato esclusivamente la conservazione dell’esistente.

Note generali sulla commessa e sull’esecuzione
Il progetto iniziale risale all’anno 2014 e prevedeva una serie d’interventi molto più invasivi e complessi di quelli realizzati attualmente, tra cui a titolo esemplificativo e non esaustivo, la superficie di vendita era divisa in due piani: piano terra e piano primo (da realizzare ex novo) collegati tra d loro mediante due scale mobili. Successivamente, dopo aver dato una prima autorizzazione, la sovrintendenza ai BB.AA. e P ha ritenuto troppo invasivi gli interventi da lei autorizzati e sospese tutte le lavorazioni per un periodo di circa un anno e mezzo. I lavori ripresero solo ad aprile 2016, dopo una totale rivalutazione e ristudio del progetto il quale fu trasformato in un restauro di tipo puramente conservativo. Purtroppo, i tempi di esecuzione non sono mutati in funzione del fermo cantiere e questo ha generato un’eccessiva sovrapposizione di subappaltatori ed il ritardo di alcune ditte ha peggiorato una programmazione già molto impegnativa.